Vademecum per proteggere lo strumento più prezioso: l'udito
Consigli per chi suona e per chi ascolta. Più della metà dei musicisti adulti ha un deficit uditivo e circa il 20% della “generazione mp3” è affetto da ipoacusia. Un’orchestra olandese ha sperimentato live, durante un’iniziativa di sensibilizzazione promossa da Amplifon, l’uso delle protezioni uditive per i musicisti e per il pubblico. Gli esperti hanno stilato il “Piccolo Vademecum dei Decibel Sotto Controllo” per salvaguardare il benessere dell’udito.
Mantenere le distanze dagli strumenti più rumorosi, sottoporsi a una valutazione audiologica accurata, indossare specifici protettori acustici per musicisti. Ma anche non dimenticare - quando si ascolta musica - di regolare il volume del proprio mp3, concedersi delle pause durante un concerto di più di 2 ore, non avvicinarsi troppo agli altoparlanti. Sono le raccomandazioni del “Piccolo Vademecum dei Decibel Sotto Controllo” di Amplifon che mette in luce il legame tra la musica troppo forte o rumorosa e il rischio di provocare danni temporanei o permanenti all’udito: un disturbo allo “strumento più prezioso” può infatti pregiudicare sia la capacità di fare musica, sia quella di ascoltarla, con gravi ripercussioni anche sulla qualità di vita individuale.
Non è un caso che - secondo un ampio studio audiologico condotto in Nuova Zelanda - più della metà dei musicisti adulti abbia una qualche forma di deficit uditivo e che circa 1 adolescente su 5 sia oggi affetto da ipoacusia, con una crescita - collegabile all’uso massiccio di mp3 - del 30% solo negli ultimi 15 anni.
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