
GESTIONE DEI RISCHI
Un’attività continua
Consapevoli della rilevanza della creazione di valore sostenibile per gli stakeholder, assicuriamo una conduzione dell'impresa coerente con la nostra mission e i nostri obiettivi (strategici, operativi e di compliance), promuovendo un adeguato processo di risk management nell'ambito della gestione del business. Una corretta gestione dei rischi accresce la consapevolezza nelle decisioni aziendali, riduce la volatilità dei risultati rispetto agli obiettivi e può creare un vantaggio competitivo
Risk management
Abbiamo sviluppato e adottato un modello di Enterprise Risk Management (ERM), allineato alle migliori prassi internazionali e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, finalizzato - attraverso un processo strutturato e sistematico di risk assessment, monitoring e reporting - ad una gestione efficace dei principali rischi del Gruppo, includendo anche tematiche ambientali, sociali e di governance, nonché a fornire un’adeguata informativa agli stakeholder coinvolti.
Il modello di Enterprise Risk Management è formalizzato nella Policy ERM di Gruppo e promuove la gestione proattiva dei rischi, favorendone una valutazione trasversale e dinamica che valorizzi i sistemi di gestione già esistenti e permetta un’informativa adeguata agli organi di amministrazione e controllo.
La Funzione Internal Audit & Risk Management, tramite le attività di Risk Management, ha il compito di garantire, con il supporto degli attori coinvolti nel processo (i.e. Country, Regional Vice President, Top Management), che i principali rischi di Gruppo siano tempestivamente identificati, valutati, gestiti e monitorati continuativamente.
IL PROCESSO DI RISK ASSESSMENT
Abbiamo un processo di risk assessment strutturato come segue.
Livello Paese
Livello Corporate
Livello Gruppo
Livello Paese
Livello Paese
Coinvolgimento dei team locali
I Paesi del Gruppo sono coinvolti nel processo di Risk Assessment con l’obiettivo di identificare e valutare i rischi che potrebbero avere un impatto sul raggiungimento degli obiettivi del Paese e i relativi piani di azione per la mitigazione degli stessi.
Nell’ambito dell'area geografica di riferimento, ciascun Regional Vice President riveste un ruolo di indirizzo e coordinamento nell’identificazione e valutazione dei rischi definiti dai Paesi.
Livello Corporate
Livello Corporate
Coinvolgimento dei team corporate
Livello Gruppo
Livello Gruppo
Selezione dei rischi principali
I principali rischi esterni
CONCORRENZA E MERCATO
Operiamo in un settore che ha visto negli ultimi anni l’ingresso di nuovi player nei singoli mercati, quali le catene di ottica, la grande distribuzione (anche farmaceutica) e operatori che vendono on-line, con un posizionamento generalmente nella fascia medio bassa del mercato. Inoltre, si sono recentemente verificate operazioni di integrazione verticale da parte di produttori di apparecchi acustici, che acquistano primarie catene retail.
Per questo stiamo investendo importanti risorse nella differenziazione dei nostri brand e della nostra value proposition, oltre che nei processi di sviluppo delle nostre persone.
Leggi di più
Il mercato retail dell’hearing care è previsto in crescita nel medio-lungo termine, coerentemente con l’aumento dell’età media della popolazione e con l’incremento della penetrazione delle soluzioni uditive nel mercato grazie ad una maggiore consapevolezza (c.d. healthcare awareness), da parte dei consumatori. Tale mercato risulta ancora particolarmente frammentato, ma vede un trend di consolidamento dovuto sia ai processi di integrazione verticale dei produttori di apparecchi acustici, sia all’espansione degli operatori del mercato, tra cui Amplifon stessa. Per tali motivi il mercato potrebbe essere interessato da una crescita della competizione nei prossimi anni.
I principali concorrenti del Gruppo Amplifon sono specialty retailers, che includono i produttori di apparecchi acustici integrati a valle, e non-specialty retailers, quali centri ottici, farmacie e big box store che generalmente si posizionano nella fascia bassa del mercato (cosiddetti low-cost providers) e che sono attualmente presenti principalmente in Australia, Olanda, USA, Francia e Nuova Zelanda.
È dunque possibile che tali player continuino a perseguire una strategia di espansione, con un eventuale impatto su quote di mercato e margini e sulla competizione nella ricerca e retention degli audioprotesisti e del personale qualificato di negozio. Le politiche di espansione di suddetti operatori possono essere ricondotte altresì a modifiche nel contesto normativo di riferimento.
Amplifon ha conseguentemente focalizzato la propria strategia su brand fortemente riconosciuti, sull’elevata qualità del servizio e su una profonda conoscenza del consumatore, derivante dall’ineguagliabile quantità e qualità di dati che Amplifon possiede e utilizza per servire al meglio i propri clienti facendo leva su una customer experience fortemente distintiva ed innovativa. In quest’ottica il Gruppo applica protocolli di vendita mirati all’eccellenza nel servizio prestato al cliente (Amplifon 360) ed un approccio sempre più customer-centric che valorizza la c.d. Amplifon Product Experience (APE), proponendo prodotti a marchio Amplifon ed un ecosistema multicanale di cui l’App rappresenta il primo punto di contatto.
CONTESTO POLITICO E NORMATIVO
Operiamo in un settore “medicale” regolato in maniera diversa da Paese a Paese. Un cambiamento della normativa può avere un effetto diretto, anche significativo, sia sul mercato che sulle performance, in senso negativo o positivo.
Leggi di più
Amplifon opera in un settore medicale che è regolato in maniera differente nei Paesi in cui è presente. Le principali aree di interesse per Amplifon riguardano: i) le condizioni di rimborso da parte dei sistemi sanitari nazionali o da parti terze costituite da assicurazioni; ii) la vendita e la distribuzione degli apparecchi acustici e, in particolare, i requisiti e la qualifica dei professionisti abilitati alla scelta, applicazione e vendita di soluzioni acustiche; iii) gli aspetti tecnici degli apparecchi acustici. Pertanto, un cambiamento della normativa (ad esempio nelle condizioni di rimborso, nella loro misura o nell’accessibilità al servizio sanitario nazionale, nel ruolo degli otorinolaringoiatri e, soprattutto, degli audioprotesisti, nei requisiti per la vendita degli apparecchi acustici e servizi correlati) potrebbe avere un effetto diretto, anche significativo, sul mercato e quindi sulle performance.
In particolare, con riferimento a cambiamenti nei requisiti per la vendita di apparecchi acustici, si segnala nel 2017 la legge Over the Counter Hearing Aid Act, allegata ad una legge sui dispositivi medicali (Medical Device User Fee Amendements) e contenuta nell’FDA Reauthorization Act, riconoscendo alla Food and Drug Administration (FDA) la responsabilità di definire e regolare, entro i tre anni successivi, questa nuova categoria di apparecchi acustici. Tale normativa prevede l’introduzione di una categoria separata di dispositivi acustici ammessa alla vendita over-the-counter (OTC) per adulti maggiorenni con perdita dell’udito da lieve a moderata, senza l’intervento di un professionista abilitato. A ottobre 2021 la Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato la proposta della normativa volta a disciplinare le modalità operative per l’introduzione di questa categoria di prodotti, con particolare riferimento alle specifiche tecniche e di performance di tali dispositivi, alla loro etichettatura e classificazione nonché alle politiche di protezione (rimborso e restituzione) per il consumatore. La normativa proposta è stata successivamente oggetto di un periodo di consultazione pubblica da parte dei vari stakeholder a cui seguirà la pubblicazione della normativa finale con l’effettiva entrata in vigore prevista non prima della seconda metà del 2022. Sebbene ad oggi lo scenario ritenuto più probabile sia che l’introduzione di dispositivi OTC, data la rilevanza della componente di servizio e i consumatori coinvolti (con ipoacusia da lieve a moderata rispetto agli attuali clienti core del Gruppo con ipoacusia da moderata a severa), avrà un impatto limitato sul business, non si può escludere che ciò comporti un aumento della competizione con possibili nuovi entranti, ma allo stesso tempo possa premiare gli elementi di differenziazione di Amplifon in termini di prodotti e servizi. Infine, la normativa proposta dalla FDA, oltre a regolamentare la vendita di dispositivi OTC, ha altresì proposto di trattare tutti gli altri apparecchi acustici come “prescription hearing aids”, ovvero con l’obbligo di prescrizione da parte di un medico, audiologo o altro specialista dell’udito autorizzato, riconoscendo l’importanza del ruolo che i professionisti abilitati svolgono nell’aiutare i consumatori ad accedere a soluzioni uditivi sicure ed efficaci.
In merito alle condizioni di rimborso, si segnala che mentre oggi negli Stati Uniti vengono rimborsati solo alcuni servizi ma non i dispositivi acustici, è in corso la valutazione del rimborso delle soluzioni uditive da parte di Medicare-Part B (sistema sanitario pubblico per beneficiari sopra i 65 anni). Una prima bozza di legge è stata presentata alla camera nel corso del mese di Novembre 2021.
In generale, Amplifon ha adottato una serie di misure volte ad assicurarsi la capacità di reagire con tempestività a potenziali cambiamenti dell’assetto normativo, attraverso il monitoraggio costante delle tematiche regolatorie nei paesi in cui opera e l’implementazione operativa di eventuali piani di azione.
CONTESTO ECONOMICO e COVID-19
Operiamo in un segmento di mercato che ha generalmente dimostrato di essere meno sensibile di altri alle oscillazioni del ciclo economico generale, anche nei momenti di crisi o incertezza economica, ma ne è comunque influenzato.
Leggi di più
A partire da inizio marzo 2020, a seguito della diffusione a livello globale della sindrome respiratoria denominata SARS-CoV-2 e della relativa patologia Covid-19, il Gruppo ha prontamente predisposto ed implementato un deciso piano di azione volto ad assicurare la salute e sicurezza delle proprie persone e dei propri clienti. Tali azioni hanno permesso alla Società, anche nel corso del 2021, anch’esso caratterizzato da successive ondate di contagi relativi alla pandemia Covid-19, di continuare a salvaguardare la salute e sicurezza delle proprie persone e garantire al contempo continuo supporto e servizio ai propri clienti grazie ad un rigoroso protocollo operativo volto ad garantire la massima sicurezza nei propri negozi, oltre all’attivazione del lavoro da remoto, quando necessario e per lo più con modalità di rotazione, e del necessario distanziamento negli uffici per il personale di back-office.
Nel corso del 2021, grazie alla progressiva implementazione di piani vaccinali, le misure restrittive per contrastare i contagi adottate dalle autorità dei Paesi in cui opera il Gruppo sono risultate meno severe rispetto al 2020 e maggiormente localizzate geograficamente. In particolare, nel 2021 l’adozione di misure restrittive o lockdown ha principalmente riguardato – con modalità e intensità diverse – molti dei Paesi europei nel primo trimestre, l’Australia e la Nuova Zelanda nella seconda metà dell’anno e principalmente Paesi Bassi e Belgio nel quarto trimestre. Questo elemento, unitamente ai benefici derivanti dalle azioni implementate con successo dalla Società nel corso del 2020 sul contenimento dei costi, sulla massimizzazione della generazione di cassa e sull’ulteriore rafforzamento della struttura finanziaria hanno permesso al Gruppo di affrontare la situazione pandemica nel 2021 con ottimi risultati. Infatti, nonostante il perdurare della pandemia, Amplifon ha non solo raggiunto una crescita dei ricavi pari al 29,6% rispetto al 2020 e al 17,2% rispetto al 2019, a conferma della validità dei fondamentali del mercato e dell’immutato comportamento dei consumatori, ma ha anche conseguito un’elevata profittabilità, con un margine EBITDA ricorrente pari al 24,8%, in aumento di 190 punti base rispetto al 2019. Infine, nel 2021 la Società ha anche proseguito con successo con l’implementazione delle diverse iniziative strategiche: ha effettuato il roll-out della Amplifon Product Experience - che comprende i prodotti a marchio Amplifon e l’applicazione Amplifon – in Belgio, Portogallo, Nuova Zelanda e Spagna; ha perseguito il processo di consolidamento, sempre in linea con la strategia di rafforzare ulteriormente la posizione nei mercati chiave, con l’importante acquisizione di Bay Audio in Australia e la seconda joint venture in Cina, oltre ad altre acquisizioni piecemeal principalmente in Germania, Francia e Stati Uniti; ed è infine uscita dal business wholesale con la chiusura di Elite negli Stati Uniti, in linea con la strategia del Gruppo centrata sul cliente e volta ad offrire la migliore customer proposition direttamente al consumatore finale.
Al momento non è tuttavia possibile prevedere la durata e l’ulteriore possibile evoluzione della pandemia e, pertanto, non è quindi possibile prevedere gli ulteriori potenziali effetti negativi che il protrarsi della pandemia determinerà sulle attività economiche a livello globale e domestico nonché sul business del Gruppo. Inoltre, non si può escludere che, ove intervenissero deterioramenti delle condizioni macroeconomiche globali, quali una recessione prolungata in Europa e Stati Uniti o a livello mondiale, quale quella eventualmente causata dal Covid-19, il Gruppo potrebbe subire un impatto negativo sulla relativa situazione economica, patrimoniale e finanziaria, sebbene Amplifon operi in un segmento di mercato che ha generalmente dimostrato di essere meno sensibile di altri alle oscillazioni del ciclo economico generale, anche nei momenti di crisi o incertezza economica.
Innovazione tecnologica
Ci caratterizziamo per la qualità dell’assistenza al cliente nell’ambito del processo di vendita e nella personalizzazione dell’apparecchio acustico, unendo prodotti di ultima generazione al lato tecnico e relazionale per poter erogare il miglior servizio possibile ai clienti e, allo stesso tempo, costituire un forte elemento di differenziazione dai concorrenti. L’eventuale insoddisfazione dei clienti costituirebbe quindi un rischio rilevante per la società.
Leggi di più
Lo sviluppo di tecnologie innovative in termini di soluzioni alternative all’apparecchio acustico (ad esempio tecniche chirurgiche, nuove tecnologie o farmaci) pur avendo potenziali impatti significativi è remoto e costantemente monitorato.
Il Gruppo continua altresì ad investire al fine di dotarsi di risorse dedicate allo sviluppo di nuove tecnologie per anticipare e rispondere a possibili evoluzioni del business.
Amplifon si caratterizza per la qualità dell’assistenza al cliente, sia nell’ambito del processo di vendita che tramite il supporto continuo fornito durante l’intero ciclo di vita dell’apparecchio acustico. La stessa personalizzazione dell’apparecchio avviene tramite l’analisi delle esigenze specifiche del cliente, coniugando l’aspetto tecnico a quello relazionale, al fine di poter erogare il miglior servizio possibile e, allo stesso tempo, costituire un forte elemento di differenziazione.
Il Gruppo, per monitorare e incrementare il servizio e la soddisfazione dei propri clienti, investe significative risorse nello sviluppo della propria linea di prodotti e di tecnologie digitali, quali l’App Amplifon, e nel ridefinire l’esperienza audiologica dei propri clienti tramite Ampli-care, per mantenere una relazione continuativa con i propri clienti e fornire una migliore customer experience sia all’interno dei negozi della Società che all’esterno, dal primo contatto fino al servizio post-vendita.
I principali rischi interni
RISORSE UMANE
La qualità del servizio al cliente in un contesto aziendale di forte crescita rappresenta uno dei nostri punti di forza: la qualità delle persone, in particolare quelle che sono a contatto con i clienti e quelle che rivestono un ruolo manageriale e strategico, è quindi un fattore molto importante.
Leggi di più
Coerentemente con l'obiettivo di crescita del Gruppo nel medio-lungo periodo, è necessario attrarre, sviluppare e trattenere i migliori talenti soprattutto nei ruoli manageriali chiave e nel personale qualificato di negozio, anche a livello internazionale.
Amplifon vuole essere l’employer of choice e investe significativamente sia nello sviluppo di un Employer Branding unico e innovativo, sia nei propri “talenti”, attraverso specifici percorsi di recruiting e programmi di sviluppo professionale finalizzati ad assicurare la disponibilità delle competenze chiave.
Coerentemente, la Società ha sviluppato e mantiene canali strutturati per facilitare il recruiting di profili di talento ed in possesso di competenze specifiche (ad esempio, data scientists, esperti di digital economy e di artificial intelligence).
Con specifico riferimento agli obiettivi di attrattività e retention del personale qualificato di negozio, il contesto attuale, segnato da una competizione crescente e dal perdurare della pandemia Covid-19, può avere un impatto sugli stessi. A tal fine, sono regolarmente mantenuti rapporti di collaborazione con le università e grande attenzione è rivolta ad attività di formazione continua e di elevata qualità ed allo sviluppo professionale. Con riferimento alla performance, sono altresì previsti meccanismi di remunerazione ed incentivazione ad hoc.
Al fine di garantire il successo nel medio-lungo periodo, sono svolte in maniera ricorrente le attività di talent mapping e di succession planning sia a livello globale, sia funzionale e locale. Amplifon si impegna inoltre ad analizzare ed anticipare i fabbisogni futuri in termini di profili per ricoprire ruoli chiave, anche in vista della crescita del business e dell’evoluzione del mercato di riferimento.
Il livello di efficienza raggiunto dalla Società su questi aspetti è costantemente monitorato tramite la valutazione di indicatori di performance inerenti ai processi di successione, recruiting e retention.
Cyber Security & data protection
La crescente fruizione di reti globali anche nella gestione delle infrastrutture tecnologiche aziendali (ivi inclusi i social network) fanno crescere l’esposizione della Società a diverse tipologie di rischi informatici sia interni che esterni. Tra di essi, le maggiori criticità sono rappresentate dai cyber attack che possono essere mirati o generici e che, di fatto, rappresentano una minaccia costante da cui difendersi. Monitoriamo, su base giornaliera, le potenziali minacce e lavora per prevenirle, nonché per minimizzare gli effetti che eventuali attacchi possano arrecare.
Leggi di più
Tali progetti sono per loro natura caratterizzati da un’elevata complessità, in particolare per le tematiche di gestione delle specificità locali, delle fasi di roll-out e del change management.
Amplifon, per far fronte a questi temi, si è dotata delle risorse necessarie sia interne che esterne per garantire il raggiungimento degli obiettivi di progetto, ed ha predisposto un robusto piano di training con l’obiettivo di formare gli utenti all’utilizzo deli sistemi ed accompagnarli nel processo di change management.
Investimenti in Marketing
Come parte della nostra strategia, investiamo significativamente in marketing. Le spese di marketing sono principalmente volte ad investimenti in pubblicità su tutti i diversi canali media, incluso quello digitale.
Leggi di più
Come parte della propria strategia, Amplifon investe significativamente nelle attività di marketing e comunicazione con l’obiettivo di rafforzare il proprio brand, aumentare il tasso di penetrazione degli apparecchi acustici e stimolare una crescita organica.
Le spese di marketing sono indirizzate ad investimenti in pubblicità sui canali media offline (principalmente campagne televisive) e canali digitali (tra cui Paid Advertising, Search Engine Optimization e Social Media). La Società investe inoltre in sistemi e campagne avanzate di Customer Relationship Management (CRM) per assicurare esperienze uniche e personalizzate ai propri clienti, e nel programma di innovazione tecnologica, costituito dai prodotti a marchio Amplifon e dall’ecosistema multicanale (c.d. Amplifon Product Experience) per offrire una value proposition completa, composta da prodotto, servizio ed esperienza.
In tale scenario, la crescente competizione nel settore può comportare un generalizzato incremento degli investimenti in marketing, generando un maggior costo ed/o una minore efficacia.
La Società potrebbe quindi essere nella condizione di dover aumentare gli investimenti di marketing per poter raggiungere gli obiettivi di crescita organica definiti. A fronte di tale possibile evoluzione della competizione, Amplifon, oltre a poter contare sulla posizione di leadership nei mercati, persegue obiettivi di efficienza ed efficacia degli investimenti globali di marketing e pone grande attenzione alle attività di monitoraggio di tale spesa ed ai suoi ritorni.
Nuovi sistemi informatici
Come parte della nostra strategia, investiamo significativamente nuovi sistemi informatici. Tali progetti sono per loro natura caratterizzati da un’elevata complessità. Per far fronte a questi temi, ci siamo dotati delle risorse necessarie sia interne che esterne per garantire il raggiungimento degli obiettivi di progetto, e abbiamo predisposto un robusto piano di training con l’obiettivo di formare gli utenti all’utilizzo deli sistemi ed accompagnarli nel processo di change management.
Leggi di più
Nel corso del 2021 il Gruppo ha portato avanti, in linea con gli obiettivi di sviluppo, diverse progettualità di implementazione e rilascio di nuovi sistemi informatici:
· ha proseguito le attività di centralizzazione del processo acquisti ed il rilascio del nuovo sistema ERP nelle società del Gruppo, iniziato nel 2020. Il nuovo sistema ERP è dotato di una tecnologia cloud volta a semplificare, ottimizzare ed integrare i processi operativi di back-end, con particolare riferimento all’area finanziaria, risorse umane ed acquisti.
· ha avviato il progetto di implementazione del nuovo sistema di front-end di negozio.
Tali progetti sono per loro natura caratterizzati da un’elevata complessità, in particolare per le tematiche di gestione delle specificità locali, delle fasi di roll-out e del change management.
Amplifon, per far fronte a questi temi, si è dotata delle risorse necessarie sia interne che esterne per garantire il raggiungimento degli obiettivi di progetto, ed ha predisposto un robusto piano di training con l’obiettivo di formare gli utenti all’utilizzo deli sistemi ed accompagnarli nel processo di change management.
I principali rischi finanziari
I principali rischi finanziari sono costantemente sotto l’attenzione e il monitoraggio da parte della funzione Corporate Finance. Al fine di una gestione strutturata delle attività di tesoreria e dei rischi finanziari, a partire dal 2012 abbiamo adottato una Treasury Policy, guida operativa per la gestione di:
Rischio di valuta
Il rischio di valuta comprende le seguenti fattispecie:
- foreign exchange transaction risk, vale a dire il rischio che il valore di un’attività finanziaria, di una passività finanziaria, di una forecasted transaction o di un firm committment vari in seguito a variazioni dei tassi di cambio;
- foreign exchange translation risk, vale a dire il rischio che la conversione nella valuta di presentazione del bilancio consolidato delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi relativi ad un net investment in a foreign operation determini una differenza positiva o negativa tra i saldi delle voci convertite.
Nel Gruppo Amplifon il foreign exchange transaction risk è relativo:
- alle transazioni in cui i costi di acquisto o i ricavi di vendita sono denominati in valuta diversa dalla valuta locale: è il caso di alcuni paesi di minore rilevanza (Israele, Canada e le consociate centro e sudamericane del Gruppo GAES acquisite a fine 2018), ove i costi di acquisto sono sostenuti in Euro e in Dollari USA. Inoltre, sta progressivamente assumendo maggior rilievo il rischio di cambio derivante dal progetto di riorganizzazione e centralizzazione delle strutture e flussi di approvvigionamento, sulla base del quale la Capogruppo sta assumendo un ruolo di “centrale di acquisto” per l’intero Gruppo, gestendo direttamente gli acquisti e rivendendo poi alle consociate. Si sottolinea tuttavia che gli acquisti da fornitori vengono effettuati nella stessa valuta nella quale verranno poi fatturati alle consociate, e che per l’anno in corso tale attività è iniziata solo nell’ultima parte dell’anno e solo con riferimento a tre consociate.
- da altre transazioni intragruppo (finanziamenti a breve e a medio-lungo termine, riaddebiti per intercompany service agreements, riaddebiti di costi di marketing per supportare i mercati, dividendi infragruppo) che determinano un’esposizione al rischio cambio in capo alla società che ha una valuta funzionale diversa da quella nella quale la transazione intragruppo è denominata.
Il foreign exchange translation risk deriva dagli investimenti negli Stati Uniti e Canada, nel Regno Unito, in Svizzera, in Ungheria, in Polonia, in Israele, in Australia, in Nuova Zelanda, in India, in Cina, in Egitto e, con riferimento alla acquisizione del Gruppo GAES di fine 2018 in Cile, Argentina, Ecuador, Colombia, Panama e Messico.
Strategia del Gruppo:
Foreign Exchange transaction risk
La strategia del Gruppo è volta a minimizzare l’impatto sul conto economico delle variazioni dei tassi di cambio e prevede la copertura del rischio derivante dalle posizioni finanziarie significative denominate in valuta diversa da quelle di bilancio delle singole società tramite appositi strumenti finanziari derivati. In particolare (i) dai prestiti obbligazionari denominati in Dollari USA emessi da Amplifon S.p.A. e sottoscritti da Amplifon USA Inc, (ii) dai dividendi deliberati e non ancora liquidati della consociata Australiana e denominati in dollari australiani e della consociata Americana e denominati in Dollari USA.
Con riferimento alle transazioni “operative” il Gruppo Amplifon, ove possibile, privilegia una copertura del rischio attraverso un natural hedge sviluppato mantenendo nelle consociate esposte a tale rischio, depositi bancari in valuta allineati alla esposizione verso i fornitori.
Le coperture “natural hedge” sono anche privilegiate nella Capogruppo, che conseguentemente alle attività di Global Procurement, fornitura di servizi intercompany, e crediti per dividendi, ha posizioni sia attive che passive nelle diverse valute.
Lo sviluppo dell’attività di Global Procurement con il roll-out del modello sull’intero Gruppo in ogni caso comporterà un aumento dell’esposizione al rischio valuta e questo è accuratamente monitorato e, qualora emergessero situazioni rilevanti di rischio non bilanciato tra attività e passività, esse saranno adeguatamente coperte con idonei strumenti la cui struttura è già stata individuata.
I rapporti di finanziamento in essere tra le società australiane e quelle neozelandesi, quelli tra le società americane e quella canadese sono assimilati alle partecipazioni in quanto infruttiferi e senza previsione di rimborso. Gli effetti delle oscillazioni dei tassi di cambio sono, pertanto, contabilizzati direttamente nella riserva di conversione nel patrimonio netto senza transitare dal conto economico.
I rischi derivanti dalle altre transazioni intragruppo aventi un valore unitario inferiore ad 1 milione di Euro (o equivalente se denominate in altra valuta) sono giudicati non significativi e pertanto non sono oggetto di copertura.
Foreign Exchange translation risk
Con riferimento al foreign exchange translation risk, in conformità a quanto previsto nella Group Treasury Policy non sono state poste in essere operazioni di copertura.
Complessivamente gli effetti del foreign exchange translation risk si sono riflessi in un minor margine operativo lordo del Gruppo per circa Euro 3 milioni rispetto al totale del margine operativo lordo del Gruppo. Si specifica inoltre che la consociata Argentina opera in un paese ad alta inflazione, tuttavia, essendo la dimensione della stessa immateriale rispetto al Gruppo, non determina impatti significativi.
Rischio tasso di interesse
Il rischio di tasso d’interesse comprende le seguenti fattispecie:
- rischio di fair value, vale a dire il rischio che il valore di un’attività o di una passività finanziaria a tasso fisso vari in seguito a variazioni dei tassi d’interesse di mercato;
- rischio di cash flow, vale a dire il rischio che i flussi finanziari futuri di un’attività o di una passività finanziaria a tasso variabile fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d’interesse di mercato.
Nel Gruppo Amplifon il rischio di fair value deriva dall’emissione di obbligazioni a tasso fisso (private placement ed Eurobond). Il rischio di cash flow deriva dall’accensione di finanziamenti bancari a tasso variabile.
La strategia del Gruppo è finalizzata a minimizzare il rischio di cash flow segnatamente sulle esposizioni a lungo termine attraverso un’equilibrata ripartizione tra finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile, valutando, sia in fase d’accensione dei singoli finanziamenti che durante la vita degli stessi anche con riferimento al livello dei tassi di volta in volta presente sui mercati, quando trasformare il debito da tasso variabile a tasso fisso. In ogni caso almeno il 50% del debito deve essere coperto dal rischio di oscillazione dei tassi di interesse. Al 31 dicembre 2020, l’indebitamento a medio-lungo termine del gruppo è legato per Euro 701 milioni a finanziamenti bancari a tasso variabile dei quali Euro 528 milioni alla data della presente relazione sono stati convertiti a tasso fisso attraverso Interest Rate Swap.
Con riferimento alle emissioni sui mercati dei capitali, (US private placement e Eurobond) effettuate a tasso fisso, si segnala che esse non sono state al momento convertite a tasso variabile in quanto, in considerazione dei bassi tassi d’interesse attuali il margine per un ulteriore calo degli stessi è limitato rispetto alla possibilità d’incremento degli stessi.
La riforma degli indici di riferimento Benchmark Regulation (Bmr), che coinvolge anche l’Euribor e che potrebbe avere impatti sui derivati di copertura entrerà in vigore nel 2022. Il Gruppo Amplifon ritiene che tale riforma non avrà impatti significativi.
Rischio di credito
Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che l’emittente di uno strumento finanziario non adempia la propria obbligazione e causi una perdita finanziaria al sottoscrittore.
Nel Gruppo Amplifon il rischio di credito deriva:
(i) dalle vendite realizzate nell’ambito dell’ordinaria attività d’impresa;
(ii) dall’utilizzo di strumenti finanziari che prevedono il regolamento di posizioni nei confronti della controparte;
(iii) dall’erogazione di finanziamenti ai membri del canale indiretto e ai partner commerciali negli Stati Uniti finalizzati allo sviluppo di iniziative d’investimento e sviluppo del business;
Con riguardo al rischio di cui al punto (i) si segnala che le uniche posizioni di valore unitario rilevante sono rappresentate da crediti nei confronti di enti pubblici italiani il cui rischio d’insolvenza, ancorché esistente, è remoto e ulteriormente mitigato dal fatto che essi sono trimestralmente ceduti pro soluto a operatori finanziari specializzati. Di contro, sta assumendo rilevanza il rischio di credito derivante dalle vendite a clienti privati ai quali è stato concesso un pagamento rateale e dalle vendite effettuate negli Stati Uniti agli operatori del canale indiretto (wholesalers e franchisee), che sono comunque frammentate su numerosi partner il cui credito massimo individuale è limitato e, anche con riferimento ai principali tra di essi, non eccede mai i pochi milioni di Dollari USA. A causa dei rischi tipici del business alcuni di essi potrebbero non riuscire a onorare il proprio debito. Ciò determina un conseguente rischio di incremento del working capital e delle perdite su crediti. Pur restando la gestione del credito una precisa responsabilità delle singole consociate, il Gruppo, per mezzo delle funzioni di Corporate, ha posto in essere un sistema di reporting mensile sul credito commerciale, monitorando la composizione e le scadenze dello stesso a livello di ciascun paese, e condividendo con il management locale sia le iniziative volte a recuperare i crediti che le politiche commerciali. In particolare, con riferimento ai clienti privati, per i quali comunque la grande maggioranza delle vendite è effettuata con pagamento in contanti, le possibilità di vendite con pagamento rateale o con finanziamento superiore a pochi mesi vengono gestite da società finanziarie esterne che anticipano ad Amplifon l’intero ammontare della vendita, mentre con riferimento agli operatori del canale indiretto negli Stati Uniti la situazione è attentamente monitorata dal management locale.
Il rischio di cui al punto (ii), nonostante le inevitabili incertezze legate a potenziali improvvisi e imprevisti default delle controparti, è gestito mediante la diversificazione tra le principali istituzioni finanziare nazionali e internazionali dotate di investment grade, diversificazione assicurata anche tramite la previsione di specifici counterparty limits sia con riferimento alla liquidità investita e/o depositata che con riferimento al nozionale dei contratti derivati. I limiti di controparte sono determinati sulla base del rating di breve periodo della singola controparte o in assenza di rating pubblico dagli l’indice di patrimonialità della controparte (Tier 1). Non sono consentite, se non specificatamente approvate dal CEO e dal CFO del Gruppo, eccezioni a quanto sopra indicato.
Il rischio di cui al punto (iii) è gestito prevedendo che in caso di mancato pagamento i negozi ceduti ritornino di proprietà di Amplifon, mentre i crediti di cui al punto (iv) sono generalmente assistiti da garanzie personali da parte dei beneficiari, e il loro rimborso è solitamente effettuato contestualmente al pagamento delle fatture relative agli apparecchi acustici a loro venduti.
Rischio di prezzo
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è tipicamente rappresentato dalla possibilità che un’entità abbia difficoltà a reperire fondi sufficienti ad adempiere alle obbligazioni assunte e include il rischio che le controparti che hanno concesso finanziamenti e/o linee di credito possano richiederne la restituzione. Questo rischio ha assunto una particolare rilevanza nel corso del 2020 a seguito della pandemia Covid.
In tale ambito, Amplifon ha posto in essere una serie di iniziative ed azioni che hanno consentito di gestire al meglio la posizione finanziaria del Gruppo, rafforzandone ulteriormente la struttura e la solidità. In particolare:
- è stato deliberato di non procedere ad alcuna distribuzione di dividendi agli azionisti, accantonando a riserva l’intero ammontare dell’utile registrato nel 2019;
- sono state poste in essere una serie di misure di contenimento di costi, riduzione e ridefinizione degli investimenti, rapido ricorso a tutti gli strumenti messi a disposizione dalle varie autorità governative ed altre iniziative gestionali e di gestione del capitale circolante;
- è stata ulteriormente rafforzata la struttura finanziaria e la posizione di liquidità del Gruppo finalizzando operazioni di rifinanziamento del debito, estensione delle scadenze e raccolta di nuovi finanziamenti per un ammontare di oltre 1 miliardo di Euro.
In tal modo il Gruppo Amplifon ha costituito una rilevante headroom per assicurare la necessaria flessibilità per cogliere le eventuali opportunità di consolidamento e sviluppo del business che potranno presentarsi.
Alla fine dell’esercizio le linee di credito a breve termine disponibili ammontano a Euro 202 milioni totalmente inutilizzate mentre le linee di credito irrevocabili ammontano ad Euro 265 milioni totalmente inutilizzate. Il profilo di scadenza del debito è collocato nel medio-lungo periodo con le prime scadenze rilevanti per le quali non si ha una opzione di estensione collocate nel 2025.
Le misure sopra descritte, unitamente alla performance, che sebbene sia stata impattata dalla contrazione dei ricavi per l’emergenza Covid-19, ha comunque riportato un miglioramento della marginalità su base ricorrente rispetto al periodo comparativo, e la forte ripresa del business che ha caratterizzato la seconda parte dell’anno nonostante le nuove misure di lockdown implementate nel corso del quarto trimestre nei maggiori mercati europei a seguito della seconda ondata pandemica, porta a ritenere pertanto che il rischio di liquidità non sia significativo almeno nel breve periodo.
Strumenti di copertura
Gli strumenti di copertura sono utilizzati dal Gruppo esclusivamente per mitigare, conformemente alla strategia aziendale, il rischio di tasso d’interesse e di valuta e sono costituiti esclusivamente da strumenti finanziari derivati. Per massimizzare l’efficacia economica della copertura la strategia del Gruppo prevede che:
- le controparti siano di grandi dimensioni ed elevato standing creditizio e le transazioni siano entro i limiti definiti dalla treasury policy al fine di minimizzare il rischio di controparte;
- gli strumenti posti in essere abbiano caratteristiche per quanto possibile speculari a quelle dell’elemento coperto;
- l’andamento degli strumenti utilizzati sia monitorato, anche al fine di verificare, ed eventualmente ottimizzare, l’adeguatezza della struttura degli strumenti utilizzati rispetto al raggiungimento degli obiettivi della copertura.
La Treasury Policy del Gruppo definisce inoltre rigidi criteri di selezione delle controparti.
I derivati utilizzati dal Gruppo sono generalmente rappresentati da strumenti finanziari non strutturati (c.d. plain vanilla). In particolare, le tipologie di derivati in essere nel corso dell’esercizio sono le seguenti:
- cross currency swaps;
- operazioni a termine sui cambi.
In sede di rilevazione iniziale tali strumenti sono misurati a fair value. Alle successive date di bilancio il fair value dei derivati deve essere rimisurato e:
(i) se tali strumenti non soddisfano i requisiti previsti per l’hedge accounting, le variazioni di fair value che si originano successivamente alla rilevazione iniziale sono imputate a conto economico;
(ii) se tali strumenti soddisfano i requisiti di una copertura del tipo fair value hedge, a partire da tale data le variazioni di fair value del derivato sono rilevate a conto economico; contestualmente, le variazioni di fair value dovute al rischio coperto sono imputate a rettifica del valore contabile dell’elemento coperto e, in contropartita, a conto economico; l’eventuale inefficacia della copertura è rilevata a conto economico;
(iii) se tali strumenti soddisfano i requisiti di una copertura del tipo cash flow hedge, a partire da tale data le variazioni di fair value del derivato sono imputate a patrimonio netto; le variazioni di fair value del derivato imputate a patrimonio netto sono riclassificate a conto economico nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico; quando l’oggetto della copertura è l’acquisto di un’attività non finanziaria, le variazioni di fair value del derivato imputate a patrimonio netto sono riclassificate a rettifica del costo di acquisto dell’attività oggetto di copertura (c.d. basis adjustment); l’eventuale inefficacia della copertura è rilevata a conto economico.
La strategia di copertura definita dal Gruppo trova riflesso contabile nelle rilevazioni sopra descritte a partire dal momento in cui sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- la relazione di copertura, le finalità della stessa e la complessiva strategia perseguita sono definite e documentate formalmente; la documentazione predisposta include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento coperto, la natura del rischio che s’intende neutralizzare e le modalità con cui l’impresa valuterà l’efficacia della copertura;
- l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata e vi è la ragionevole attesa, confermata da riscontri ex post, che la copertura sarà altamente efficace durante il periodo nel quale il rischio coperto è presente;
- in caso di copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa connessi a un’operazione futura, quest’ultima è altamente probabile e presenta un’esposizione al rischio di variazione dei flussi di cassa che potrebbe incidere sul conto economico.
I derivati sono rilevati come attività se il fair value è positivo e come passività se negativo. Tali saldi sono esposti nell’attivo o nel passivo corrente se relativi a derivati che non soddisfano i requisiti di copertura, mentre sono classificati coerentemente con l’oggetto della copertura negli altri casi.
In particolare, se l’elemento coperto è classificato nell’attivo o nel passivo corrente, il fair value positivo o negativo dello strumento di copertura è esposto nell’attivo o nel passivo corrente; se l’elemento coperto è classificato nell’attivo o nel passivo non corrente, il fair value positivo o negativo dello strumento di copertura è esposto nell’attivo o nel passivo non corrente.
Il Gruppo non ha in essere alcuna copertura di tipo hedge of a net investment.